Nella vita, ad un certo punto, arriva anche il momento di pagare i
debiti.
Questo è uno di quelli.
Questa “pill” è dedicata a Stefano, con il quale ci siamo fatti un sacco
di risate su questo pezzo.
Perché? Il motivo risiede in un personaggio che si trovava d’estate a
Sant’Alberto (il country resort della famiglia Fredducci… ;-D).
Sto parlando della Signora Foglia (doveroso un genovesissimo…buonanima…
;-D)..
Abitava nella proprietà di fianco ai Fredducci ed era tozza , fumava alla veneranda età di….
E… giuro, ditemi che avevamo torto?.. assomigliava a Bruno Lauzi…
Noi carogne, io, Stefano (Fredducci ndr, mio cognato) e Luca (Fredducci
anche. Lui, figlio di Ste, mio nipote…) la chiamavamo Bruno...
“Hai visto Bruno?”, mentre salivano verso la casa, passando di fianco a
lei…
Oppure canticchiavamo per scherzo…
O
Frigideiro….
Un testo che non merita commenti, da insegnare a scuola, o alle lezioni
di chitarra. Samba e genovese, e il testo che fa riflettere….
Bruno doveva convincere un amico che allora non aveva ancora il frigo,
elencando tutti i vantaggi. Sia ben chiaro, siamo nei primi anni sessanta eh???
“Ma quande
l'è che ti t'accatti o frigideiro, cöse aspëti quest'inverno se o ghe vêu d'estæ?/Ti
metti in fresco un pö de bira pe'i amixi, quande vegnan a trovâte stanchi morti
e suæ/E no ti pensi a-a roba che t'æ da parte, butiro, oêve, faxêu lumè./Se te
va a mâ e ti dovië cacciala via, quande torna da-a campagna ti m'ou dixi un pö/ma
cöse l'è che ti ghe conti a têu moggê!”
Ma quand'è che ti compri il frigorifero, cosa aspetti quest'inverno, se
ti occorre d'estate?/Ci metti in fresco un po’ di birra per gli amici, quando
vengono a trovarti stanchi morti e sudati./E poi non pensi alla roba che hai da
parte, il burro, le uova e i fagioli “lumè”./Se ti va a male e dovrai buttarla
via, quando torna dalla campagna me lo dici un po’,/ma che cos'è che le
racconti a tua moglie.
“Ma quande
l'è che ti t'accatti o frigideiro, te fa o giasso pe' e granite pe' levate a
sæ,/perchè t'inscisti a tegnî in fresco in to-o troggetto e bottigge con a
menta e l'ægua de Vichy?/Ghe n'è de tûtti i prexi, nêuvi e vëgi, son grandi
grosci e piccinin./I vendan finn-a dopo a fêa, in sci banchetti a Sant'Agâ/Ma
quande l'è che ti t'accatti o frigideiro, mi ciû fito che stâ sensa
n'accattieva un pà!”
Ma quand'è
che ti compri il frigorifero, ti fa il ghiaccio per le granite, per levarti la
sete/Perché insisti a tenere in fresco nel lavandino le bottiglie con la menta
e l'acqua di Vichy?/Ce n'è di tutti i prezzi, nuovi e vecchi, son grandi,
grossi e piccolini./Li vendono anche dopo la fiera sui banchetti a S. Agata./Ma
quand'è che ti compri il frigorifero, io piuttosto che star senza ne comprerei
un paio.
“Ma quande
l'è che ti t'accatti o frigideiro,/quande l'è che ti t'accatti o frigideiro,/quande
l'è che ti t'accatti o frigideiro,/quande l'è ma quande l'è?”
Ma quand'è
che ti compri il frigorifero,/quand'è che ti compri il frigorifero,/quand'è che
ti compri il frigorifero,/quand'è, ma quand'è?
Testo e
trad. grazie a : https://lyricstranslate.com/it/o-frigideiro-il-frigorifero.html
L’angolo della cultura genovese chiude, spero vi siate
fatti, nuovamente, delle risate…
Giorgio
p.s. per
Stefano: forse, dico forse, non lo sai, ma questo pezzo (controlla pure… ;-D) è
uscito a Luglio 1962.. Ti dice qualcosa? Congiunzioni astrali ? Ah ah ah… ;-D
Credits.
(O
frigideiro/A bertoela è il primo singolo del cantautore italiano Bruno Lauzi,
con lo pseudonimo di Miguel e i Caravana, pubblicato nel luglio 1962.)
( La
copertina del disco raffigurava un frigorifero che si apriva, contenente il
volto di Lauzi; sul vi erano invece le traduzioni in italiano del testo)

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