mercoledì 10 giugno 2020

N” SPECIAL - Parte Seconda. Housemartins – The Beautiful South


Premessa.

I due gruppi che seguono chiudono quella che è stata una fatica, per reperire qualche materiale a me sconosciuto ed utile per gli aneddoti, che alleggeriscono il carico, qualche volta ed anche per ricordare con esattezza.
E’ stata una fatica si ma anche un bell’allenamento ed un piacere a ritrovare delle sensazioni e dei ricordi che appartengono alla sfera personale.

Finiamo il “Tribute” con la crema della crema.

Siamo arrivati all’epilogo di questo viaggio, di questo lungo ringraziamento…
Un “Thanksgiving Day” lungo…..
Titoli di coda chilometrici alla fine di un film……

Ci ho pensato un po’ come introdurli.
Perché come scrivevo qualche tempo fa (in occasione della prima puntata) per l’intro sui “The Bible”, adesso sarebbe il turno di due gruppi non di uno.
E uno di questi, a dir la verità, è stato introdotto in casa mia da un amico, Stefano Borriello (vi ricordate la puntata su Eric Clapton??).
 Ma poi è  stato Nicola a convincermi, abbastanza facilmente visto il livello della band, a seguire la nuova avventura di P.D.Heaton, i “Beautiful South”.

Di loro parlerò, è questo il gruppo “Gold Medal”, il più importante apporto di Nicola alla mia cultura musicale personale, con effetti  iniziati nel lontano 1992 e non ancora terminati.
Il perché lo capirete voi col prosieguo del post..


Non si può comunque parlare di “Beautiful South” senza accennare al gruppo precedente, gli “Housemartins”, che secondo me molti di voi conoscono…

Gruppo composto da quattro fieri antidivi che sono riusciti nella loro breve vita a dare alle stampe due dischi incredibili: “London 0 Hull 4” (1986) e “The People Who Grinned Themselves To Death”(1987).
Oltre a lui, P.D. Heaton, il chitarrista Stan Cullimore, il bassista Norman Cook (ora conosciuto in tutto il mondo come “Fatboy Slim” e il batterista  Hugh Whitaker, sostituito da Dave Hemingway dopo il primo disco.

Hemingway, Heaton, Cook & Cullimore
London 0 Hull 4”. Loro erano originari di Hull, nel nord della Gran Bretagna, ed erano dei patiti di calcio.
Fino al punto da assegnare un punteggio calcistico alla fine di ogni concerto. Nella loro biografia alla fine è riportato un elenco di concerti con data, località del concerto e punteggio (es. Manchester 4-0, corrispondeva ad un concerto particolarmente riuscito …).
Londra zero, Hull 4, una vittoria contro la capitale…
Pop orecchiabile e fantastici testi che si occupavano di politica, di società , inglese soprattutto…

“Happy Hour”, col mitico video in cui loro quattro attendono che scocchino le cinque, l’ora dell’aperitivo.. ,
“Is happy hour again”…. Una presa in giro del mondo del lavoro in ufficio.
Come si fa a fare una scelta con pezzi come “Get Up Off Our Knees “, “Flag Day” (citaz, che capiranno in due: FLAG DAY!!!), “Anxious “- “Over There” –“We’re Not Deep” (col famoso coretto “barba barba papà baaarba papà…)

Citazione speciale per “Sheep”, testo geniale e sarcastico su un motivetto orecchiabile. Il genio degli Housemartins era questo secondo me. Introdurre testi importanti grazie a motivetti di facile presa.

“Sheep” parla di pecore, appunto, gli esseri umani, ormai ridotti a pecore…

Qualche volta mi arrabbio osservando la loro semplice vita ed il sorriso del pastore sembra confermare le mie paure/Non hanno mai messo nulla in discussione  e non sono mai in disaccordo/a volte penso che abbiano lana nelle orecchie… Quando vedo una folla vedo un gregge/siamo contro le pecore….
Quando ero giovane me le facevano contare (le pecore NDR)/ma farlo non mi è servito/così ora quando sono stanco e sto cercando di dormire/ conto gli umani che salgono sui treni…..

The People Who Grinned Themselves To Death” segue un anno dopo.
La difficoltà nella scelta del brano migliore è pari al primo disco. E allora non sapevamo nemmeno che fosse l’ultimo.
Ne citerò solo tre e mi addentrerò nel testo di un singolo pezzo.
We're Not Going Back“ e “Me and the Farmer “ nonché “Five Get Over Excited” e “Build”…
Poi leggo il testo di un altro pezzo, e mi viene in mente un Elisabetta d’Inghilterra cinica ed omicida. Così mi consolo e ricordo “God Save The Queen” dei grandi Sex Pistols…

Il testo è quello di “The People Who Grinned Themselves to Death”.
La scena descrive la parata militare con la regina, con i  sudditi che sorridono e sventolano le loro Union Jack”.  La regina saluta la banda militare e la maggior parte delle persone non si accorge che la regina ha una bottiglia rotta nell’altra mano. Così li prende di sorpresa per la gola e gli dice che non è permesso votare. Loro rispondono con una risatina che rischia di soffocarli. La risatina stupida e imbarazzante degli inglesi.  E la regina dice che la prossima volta li lascerà soffocare. Intanto la gente continua a pensare che la regina sia affascinante, anche se i propri bambini muoiono di fame.
Il viaggio degli Housemartins termina e Heaton ed Hemingway decidono di continuare con un nuovo progetto.

Nascono i “Beautiful South”.
Heaton, Hemingway & N !!!!!

Eccoci. Grazie, veramente. Il massimo dei testi, assolutamente.
Vengono fuori tutte le ipocrisie politiche, sociali esistenti, narrate dall’Inghilterra.
Cascate di sarcasmo su tutte le cose stupide, volgari,  del senso comune inglese. L’ipocrisia borghese viene descritta con testi lucidissimi e sempre con un impianto sonoro di classe.
Alla voce Heaton ed Hemingway, Briana Corrigan, voce femminile;gli altri sono un ex tecnico roadie degli Housemartins, Sean Welch,  e Dave Rotheray. Si aggiungerà più avanti, in sostituzione di Bc, la magnifica voce di Jacqui Abbott. Magnifica non solo per la voce, sia chiaro.
Per arrivare al punto, mi toglierò subito una lista di pezzi da ascoltare, per chi non conosce il gruppo..Che tra parentesi, si è sciolto nel 2007…
Sono tre gli album che ho amato particolarmente, per varie ragioni, e sono “Welcome To The Beautiful South” (1989), il loro esordio: “Song for Whoever” e “Woman In The Wall” sopra le altre.
Poi “Miaow” del  1994, che contiene un pezzo sorprendente. “The Hidden Jukebox”.
Ed infine , il conto… ;-D (come direbbe Borghese… ;-D).
No, infine “Blue Is the Colour”, 1996, con altri due pezzi  memorabili: “Don’t Marry Her” e “Rotterdam”.
I testi dei BS meriterebbero un post a parte, se potete leggeteli con attenzione, procurateveli…
Ma il mio preferito, in assoluto, quello di cui Vi parlerò in dettaglio, è un disco “assoluto”.
Ascoltato più e più volte, musiche e testi che ti prendono e ti fanno pensare.

“0898 Beautiful South” o “0898”, del 1992.

Il titolo dell’album… il prefisso telefonico di Hull? O della città in cui attualmente vive il gruppo? No, molto più semplicemente, in quegli anni era il prefisso associato alle “sex hotlines” nel Regno Unito…
Ricordo che Nicola lo aveva comprato, non riesco a ricordare se fosse una cassetta o un cd, direi un CD, comunque… L’ho preso e sono andato, da solo, in spiaggia a sentirlo, con il booklet dei testi davanti.
E….. cazzo che roba DP, impressionante, sono tornato in casa con una sequenza di considerazioni ed ho fatto l’elmo (si diceva così, vero?) a mio fratello. Poi a Genova mi sono comprato anch’io il cd che è caratterizzato dall’ultima traccia che salta. Maledizione, proprio quella, uno dei miei pezzi preferiti…
Il booklet è impressionante fin dalla front cover. Delle facce/maschere di donna, sorridenti che costituiscono il guscio di cinque tartarughe, ognuna con un guscio/faccia/maschera diversa.
Una copertina criticata allora dalla Compagnia discografica.
Si apre il libretto dei testi ed ecco, a sinistra il testo del primo pezzo, “Old Red Eyes is Back”, e la foto/disegno a lato: un uomo con gli occhi rossi da alcool… che al posto della calotta cranica ha un grosso barattolo  di vetro…riempito di alcool? Sarebbero tutti degni di nota i disegni e quindi ve li riporto uno per uno…. (AGGIUNGERLI). Come da credits sono del’artista David Cutter.
Premessa.
Scriverò di tre pezzi ma solo per mia scelta e per brevità. Ribadisco che l’album è da gran premio, è una pietra miliare nel pop colto anni novanta (chiedo scusa ma non  mi veniva una definizione migliore….).
Ma bisogna ascoltarlo tutto, in sequenza, con testi ed immagini davanti, non necessariamente su una spiaggia.  Testi definiti, non da me, di “di sottile commento sociale e umorismo." .
Nulla di sbagliato, ma molto, molto riduttivo. I critici UK hanno detto notato, a suo tempo, il “contrasto tra la musica felice e i testi oscuri . I brani suggeriscono odi d’amore. E invece le parole sono riflessioni oscure e sardoniche sulla natura umana. ".
Verissimo. Ecco il primo pezzo.
 We Are Each Other
Si parla di una coppia così vicina che la loro relazione non può più funzionare correttamente.
Immagini che culminano con una delle frasi, sempre a detta della critica, più cattive di P.D. Haeton: “Più vicino di una sorella al suo fratellino / Più vicino di un gatto al bambino che soffoca".

Non è rimasto più nulla da svelare/ ci siamo avvicinati troppo alla zona pericolo di ognuno/
Dicevamo che saremmo rimasti vicini/ dicevi che avremmo funzionato perfettamente/che avremmo brindato a meravigliose compagnie
Più vicini di una sorella al suo fratellino/Più vicino di un gatto al bambino che soffoca
È troppo vicino per un amante/siamo diventati l’un l’altro…
Le abbiamo provate tutte, e questo è il rimedio migliore/ tu andrai da una parte ed io dall’altra poosta/
Cosa è successo alla nostra amicizia lo avremmo potuto facilmente intuire…
Tirando le somme…  siamo posseduti da noi stessi
Dicevi che saremmo stati veri/che saremmo stati così orgogliosi/Solo io e /che lo avremmo urlato a tutti


We’ll Deal With You Later”-  Ce ne occuperemo più tardi…
Le rivoluzioni vanno e vengono, ma dovremo solo aspettare/È quasi tempo di sedersi e complottare esatttamente contro chi odiamo/In ogni colpo di stato in tutto il mondo, pistole senza un indizio
Ogni guerra è sempre maledetta/ Prendi un ufficiale, è il peggiore/I governi nasceranno e cadranno, ma i Reali sono ancora lì/Non preoccuparti se è la regina o il duca che prova a falciare la coppia
E se classifichi lo staff del Palazzo come avvocato del diavolo
Mettili in un'incubatrice e ci occuperemo di loro più tardi
Un po’ più tardi


“When I’m 84”
Devo ammettere che questo pezzo mi è sempre piaciuto, al di là di tutto. Confesso che anche se avesse parlato di Wojtyla che andava a cogliere violette con il suo amichetto Pinochet, mi sarebbe piaciuto lo stesso. Sentite il ritmo…vi prende, è divertente e non si può resistere…
P.D. Heaton chiude il disco pensando a quando andrà in pensione… Che fa? Si rivolge all’INPS inglese, fa domanda ed aspetta la risposta pazientemente in cosa… Niente di tutto questo.
Scrive un pezzo divertente, sarcastico….
Alla fine dicono ad Arthur che ha novant’anni e che deve stare attento alla schiena, deve fare esercizio con i muscoli… Lui risponde che preferirebbe ingrassare, aumentare di peso, invece che fare esercizi… ;-D

Ho sentito anche una cosa sui testi di P.D. Heaton, che un americano farebbe fatica a capire lo humour inglese e tutti i significati nelle sue canzoni.
Figuratevi me…
Il pezzo lo vedo a frammenti. Secondo me Heaton osserva gli anziani e commenta…quando avrò la loro età…
Nella prima scena cìè gente anziana che fa la coda per comprare telefonini cellulari ed agende.
Lui commenta che a 64 anni sognerà..
Nella seconda, forse la più bella, descrve gli anziani che per fare dispetto al lattaio lo annoiano sempre davanti al cancello. Allora il lattaio, non si sa dove, si siede e pensa “I'll make the bastard wait”. Farò aspettare quei bastardi…
E P.D. Heaton commenta che lui non sarà incontinente e che fumerà erba fino ad invecchiare..

E la terza è tremenda.
Prende in giro gli anziani che risparmiano per le gite a poco prezzo, che risparmiano così per permettersi viaggi più costosi.
Lui commenta che non fumerà la pipa, non berrà bitter e non guarderà la baby sitter…
Cosa farà allora?... “I'll trip up kids and I'll drop my litter”
Cioè? Beh, suona piuù o meno così: “Farò lo sgambetto ai bambini mentre andrò a buttare l’immondizia…”
Fan-ta-sti-co…

Nel 2007 tutto finisce e la band si separa. Heaton inizia con fortune alterne una carriera solista e ultimamente canta di nuovo con Jacqui Abbott… Un disco più bello dell’altro…
Jacqui Abbott & P.D. Heaton

E’ anche proprietario di un Pub a Salford, nella Greater Manchester….

Il post si chiudeva così….2002 parole potevano bastare…

Nossignore, volevo solo aggiungere  un pezzo di ..quel genio di P.D. Heaton solista…Nin sapevo quale ed allora sono andato a ca…su YouTube e ho selezionato  un pezzo che si chiama “The Austerity of Love”. 2018, dietro l’angolo.
Preso da un disco che si chiama…”Tha Last King Of Pop”…
Niente di più vero, ascoltare per credere…

E’ quello che vi sto dicendo da tre settimane, la fissa con cui vi sto martellando: pare non esserci più niente di bello e poi salta fuori un pezzo come questo…

Il problema con “L’Ultimo Re del Pop” è che ce ne sono tanti.

A voi scoprirli grazie a me…no grazie a Nicola…

Follia…

Giorgio

p.s. e il fascino di Jacqui Abbott…e la sua voce…


From fairest creatures we desire increase,
That thereby beauty’s rose might never die,
But as the riper should by time decease, 
His tender heir might bear his memory:
Alle meraviglie del creato noi chiediam progenie/perché mai si estingua la rosa di bellezza,/e quando ormai sfiorita un dì dovrà cadere,/possa un suo germoglio continuarne la memoria


Sonetti – William Shakespeare

1 commento:

Anonimo ha detto...

Bellissimo post, la cosa che mi fa più piacere è però che hai
apprezzato le ultime cose di PDH: ho sempre pensato che come
il buon vino invecchia bene, benissimo!Con lui e i BS ogni volta
mi sento come a casa mia, sempre!
Aggiungo al tuo racconto una nota curiosa (non è un aneddoto) che riguarda sempre
la loro coerenza che si rifletteva anche nell’immagine grafica: già
gli Housemartins ma soprattuto i Beautiful South se fai caso, usano sempre lo
stesso lettering in tutti i dischi: pura classe!
Infine consiglio anche Quench, secondo me un disco pazzesco!
Take Jesus, take Marx, take hope!
N


dischi nuovi!”