INTERMISSION. Jingle Music
Stasera nessun post,
alle FdO l'onere di sedare le rivolte di protesta per la mancanza di nuovi post.
Ma tanto non si può uscire...ce la vedete la quinta casella del modello di autocertificazione:- proteste per comprovate esigenze musicali
No ;-D
La musica è leggerezza, la musica è fuga, la musica è idee, emozioni, invettiva, protesta e forse anche sfogo.
Beh, nota polemica, può anche essere guadagno...
Non sto parlando del musicista in gamba che magari vorrebbe provare a vivere di quello che fa, anche se ai tempi di internet e di Spotify la vedo brutta. |
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No, un caso specifico mi brucia, ma è una cosa personale: il musicista o il gruppo, naturalmente affermato (ce li vedete i busker a comporre jingles pubblicitari...?) che compone un pezzo per venderlo, o "nella speranza di" venderlo alla pubblicità....
Ingenuo, eh? No, cinici voi a dire sempre che tanto si sa che... tanto lo sapevo già....
Mr. James Douglas Morrison, anche se avrebbe potuto farli morire di fame, aveva diviso in aprti uguali i diritti d'autore: 25% a testa... Con l'obbligo, e questo è costato una causa legale al batterista John Densmore (vedi la sua autobiografia..) e agli eredi di Jim, contro Manzarek e Krieger (gli altri membri dei Doors, nota per gli eventuali "profani"), di non usare pezzi dei Doors per la pubblicità.
Causa vinta.
Grazie Jim, lezione non indifferente e, come i tuoi testi, senza tempo....
Pensateci: siete li davanti alla tv o alla radio e ascoltate un pezzo o la sua introduzione...e poi parte lo spot... riconoscete la canzone e dite: "ma non è .....?".
A questo punto il mondo si divide tra quelli che "hanno fatto bene, potessi farlo io..." e quelli che "..schifo...".
Ma non è una questione di essere moralisti o di sfottere e deridere eventuali moralisti..
E' questione di poesia...
Qualunque concetto ne abbiate.
Buona notte.
Giorgio
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