lunedì 8 giugno 2020

Quattro d’eccezione. (Italia 1 parte seconda)


Il 31 di maggio ho fatto una cosa che non facevo da tempo, anzi due: il “mio” giro in solitaria, che inizia sempre in Via Burlando e termina al Belvedere dei Dogi, al Porto Antico.
Sapete perché non trovate mai tanta gente in quella piazza che per la particolare posizione o è battuta dal vento o dal sole? Per il C-19 ? No, perché è mia. Più semplice no? L’ho comprata quando la terra non valeva nulla ed ora ogni tanto me la vado a godere. Gli accessi non sono proibiti ma sono limitati.
Il panorama è sempre lo stesso, le grù del Sech, qualche volta seminascoste da una grande portacontainer, la Lanterna, il Centro Direzionale di San Benigno, il Terminal Traghetti e poi le grandi navi dell’MSC.
Quelle che chiamo “grandi condomini su uno scafo”. Suggestive ma non tra le mie barche, anzi navi preferite.
A me piacevano la “Michelangelo” e la “Raffaello” che vedevo dalla sopraelevata  a fine anni sessanta-inizio settanta quando ero ospite delle mie zie e di mio nonno.
Venivo fa Milano, fino al 1971 abitavamo li.
Serviva un introduzione.
Parte così la seconda puntata delle “pillole” d’eccezione, che stavolta sono tre.

LOREDANA BERTE’
Parlare di lei significa fare un bel salto. Da una bella ragazza anni settanta, idolo dei tennisti e non solo. Che ha frequentato Adriano Panatta, re del tennis italiano e, soprattutto, sposato Bjorn Borg. Che del tennis non era il re italiano, ma il più forte del mondo.
Non l’ho mai capita quella come sia andata, ma penso sia finita a schiaffoni. Loredana compie settanta anni il 20 settembre di quest’anno. Ne ha fatto di casino Loredana in tuta la sua vita: Bill Conti, produttore USA; Chico Buarque de Hollanda; Ennio Morricone.  Dopo Adriano, Red Canzian dei hhrr-Pooh e Mario Lavezzi.
Scrive per lei Ivano Fossati, il famosissimo pezzo “Dedicato”.
Ce ne sarebbe ma non è il caso, non è il momento. Insomma a me è piaciuta soprattutto per due pezzi.
“E la luna bussò”, 1979. Pezzo reggae. Loredana sostiene che una una volta volò in Giamaica e uscita dall’aereoporto si  uni ad una moltitudine..che non la portò al Lago Tiberiade (21 ore di volo) per pani e pesco ma allo stadio di Kingston per un concerto di Bob Marley. Nel mondo non lo conosceva nessuno.
E lei ne divenne la Profetessa.
“E la luna bussò alle porte del buio”, inizia così il pezzo ma più che il testo fa la musica.
Quattro anni dopo, nel 1983, Enrico Ruggeri le regala un pezzo, per l’album “Jazz”.
E’ “Il mare d’inverno”.. La voce di Loredana è meravigliosa…
Spegnete tutto, resettate la testa: non sto scherzando, quel pezzo è uno dei migliori 20 pezzi della musica italiana. Davvero…
“Questo vento agita anche me”… tema ricorrente.

RAMAZZOTTI/TINA TURNER
Tallone d’Achille… o punto debole.
“ Con tallone di Achille si intende indicare il punto debole nascosto di una persona, di una macchina o di un sistema.” (Wikipedia)
Motore ingolfato? Crampo alle mani? Perché il paragrafo non parte?
Il motivo c’è, stavo tentando di ricordare e non ci riesco… Eppure il collegamento deve essere stabilito.
La confessione è necessaria e quindi dovrete sapere anche il perché.
Eros Ramazzotti mi è sempre stato sul culo per tutto quello che ha rappresentato.
Ma nel 1997 qualcuno per prendermi per il culo mi dice che avrei dovuto ascoltare un suo pezzo “Le Cose della Vita”, perché ne era uscita una versione nuova, “Can't stop thinking of you”, in duo con nientepopodimeno che Tina Turner.
Io da sempre ho un debole per Miss Tina, e quindi ho ascoltato senza chiudere la cornetta in faccia al mio interlocutore.
Ma non bastava, il video ti piacerà, è stato girato in un posto bellissimo, a Ezè, tra Montecarlo e Nizza.
Ok, io sono un vip nascosto ma…. E allora..?
“….lo ha girato Spike Lee…”.  “Sì, e il papà di Gullit ha recitato come Giuda in “Jesus Christ Superstar”..,
No, cavolo, era tutto vero.
Un miracolo. Il pezzo, il posto, Eros (odioso con quell’espressione… ma bravo in quel pezzo…) e Tina Turner. Che ad un certo punto piazza un acuto nell’orecchio di Eros…
Come al solito, vedere ed ascoltare per credere….
(Se riuscite a dimenticare di aver ascoltato la seguente frase: “Confinanti di cuore solo che ognuno sta/Dietro gli steccati degli orgogli suoi” ………)

GIORGIA
Parlare di lei mi fa incazzare (positivamente). Non ha nemmeno cinquant’anni.
La vera signora della canzone italiana è infatti nata il 26 aprile del 1971.
Non significa naturalmente nulla..
L’ho seguita a distanza perché il suo ambiente non mi piaceva, ma l’ho sempre stimata.
Ma ha sempre cantato ad un livello tecnico eccelso, una voce che può modularsi su canzoni popolari o pezzi più impegnativi. E di gran livello. Volevo parlarvi appunto di uno di questi.
Il video è uscito ad ottobre 2013. Io ho conosciuto la canzone per caso (maledizione!!), quattro anni dopo.
Anche se dicono che è “Marzo” la canzone dedicata da Giorgia ad  Alex Baroni, io penso che il capolavoro, “Quando una stella muore” abbia a che fare.
E se non lo avesse, fa lo stesso. Musica e testo superlativi, emozionanti.
Non puoi non rimanere impressionato
Cambia il cielo/Cambia la musica dell'anima/Ma tu resti qui con me/
Tra lo stomaco e i pensieri più invisibili/e da li non te ne andrai/
La vita cambia idea, cambia le intenzioni/e mai nessuno sa come fa

Quando una stella muore/Che brucia ma non vuole
Un bacio se ne va/l'universo se ne accorgerà
Quando una stella muore fa male, fa male

Troppe notte sotto agli occhi porto livide/ho imparato a modo mio
a leccarmi le ferite più invisibili/perchè è così che si fa
Ma la via cambia idea e cambia le intenzioni/e mai nessuno sa come fa

(
Alex Baroni se ne andò nel 2002 dopo una ventina di giorni in coma in seguito ad un incidente di moto: investito il 19 marzo da un’auto che faceva inversione di marcia, non aveva allacciato il casco che pure indossava.)

Giorgio
p.s. indovinate qual'era la seconda cosa... ;-D


1 commento:

giuseppe ha detto...

La seconda? Negroni in solo con vista
;)