giovedì 18 giugno 2020

TOTO (senza accento sulla o)


Ritorniamo un secondo nel 1978.
Quell’anno inizio una nuova decisiva avventura nella mia vita: l’iscrizione all’Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura “B.Marsano” (l’ho scritto bene? Ci siete? Detto anche l’Agrario).
Gente ed esperienze formative. Inutile raccontare, ci vorrebbero puntate e puntate ma forse la potrei scrivere prima o poi.
Comunque nella charts di tutto il mondo impazzava la disco, già tratta in questo Blog…
Al primo posto i Bee Gees con “Stayin’ Alive”, secondo posto per John Travolta & Olivia Newton-John con “You’re The One That I Want”.Il terzo scalino del podio delle sale stroboscopiche era occupato dai Village People con “YMCA”. Quarto posto dei BoneyM con “Rivers of Babylon”. Quinto posto di nuovo i Bee Gees con “Night Fever”.
Ma uscirono tantissimi bei dischi, io ne avevo elencato almeno una quarantina ma citerò solo quelli  per me importanti.
Neil Young uscì con “Comes a Time”, poi fu l’esordio incredibile dei Dire Straits con “Dire Straits”. Grandi artisti  produssero capolavori come “Darkness On The Edge Of Town, e sto parlando del Boss, di Springsteen… E lasciare fuori “Give ‘Em Enough Rope” dei Clash o, anche se l’accostamento sul testo è azzardato, “Jazz” dei Queen…
Ammetto di averne lasciato fuori un sacco di molto importanti, per brevità, ne sono conscio…

E dopo questo disclaimer dal gusto molto ipocrita arriviamo al punto.

“Punto, punto e virgola, un punto e un punto e virgola.
P: Troppa roba!
T: Lascia fare! Che dicono  che noi siamo provinciali, che siamo tirati.”
Ci voleva Totò per introdurre i Toto.
Supergruppo formato dai migliori turnisti dell’epoca e con un batterista mostruoso.
Jeff Porcaro, drummer che faceva cose impossibili con la massima naturalezza..
Il gruppo, nella prima formazione, della quale ci occuperemo, era formato da Bobby Kimball – voce;
Steve Lukather – chitarra e voce;  David Hungate – basso; Jeff Porcaro – batteria e percussioni; David Paich – tastiere e voce e  Steve Porcaro – tastiere e voce
Primo successo mondiale che li fa conoscere: “Hold The Line”.
Pezzo perfetto, tutti gli strumenti marciano alla grande per costruire una canzone destinata al successo.
Perfetta perché suonata da gente che conosce il proprio mestiere.

“Non è nel modo in cui mi tieni, none è nel modo in cui dici che che sei interessata a me, non è nel modo in cui tratti i miei amici, non è nel modo in cui rimani fino alla fine, nemmeno nel modo in cui mi guardi o le cose che dici che farai…. Resta in linea, l’amore non è sempre puntuale…
Non è nelle parole che mi hai detto, nel modo in cui dici di essere mia, quando ritorni da me, nel modo in cui il tuo amore mi rende libero.. Resta in linea, l’amore non è sempre puntuale…”

Non troppo gentile, vero?
Ma  l’hai trattata di merda e lei si vendicherà, naturalmente….
E succede in “Toto IV” quattro anni dopo, nella canzone “Rosanna” (nel video la magnifica Cynthia Rhodes,  già famosa con film come “Flashdance” e “Dirty Dancing”).
Rosanna


Lui è perso: “ Tutto quello che voglio fare quando mi sveglio la mattina è vedere i tuoi occhi
Rosanna, Rosanna/Mai avrei pensato che una ragazza come te potesse interessarsi a me/Rosanna
Tutto quello che voglio fare nel bel mezzo della serata è tenerti stretta/Rosanna, Rosanna

Cotto a puntino ma nel ritornello si capisce com’è finita…

“Non è passato neanche un anno da quando è andata via, Rosanna/Ora è andata via e devo dire
Ti incontrerò in tutti i modi,ti incontrerò in tutti i modi, Rosanna”
Stalker?!
“Se mi becchi, stronzo..” , sembrò aver risposto Rosanna, con un sms… che non esisteva….

A parte gli scherzi, è lampante che i Toto sono maestri nel costruire delle hit.

La terza della loro carriera è forse la loro apoteosi: “Africa”.
La canzone fù scritta dal tastierista David Paich che infatti canta le strofe mentre il cantante Bobby Kimball canta il ritornello…

La batteria e le tastiere col lungo intro e poi la voce .
Nel finale il coro che ripete quasi all’infinito la frase “I bless the rains down in Africa”…

Parlavo del loro mostruoso batterista. Jeff Porcaro  se n’è andato il 5 agosto del 1992 ed io poi non li ho ascoltati per anni. Lo chiamavano “Mr.Shuffle”, per la celebre parte di batteria che suona in “Rosanna” con l’uso particolare di hi-hat, ghost-notes.
Jeff Porcaro "Mr.Shuffle"
Se vi capita andate vedere il video su youtube. Fa quasi incazzare la naturalezza con la quale spiega il suo drumming particolare…
Porcaro è stato annoverato tra i più grandi batteristi di tutti i tempi per la tecnica, il gusto negli arrangiamenti .
I suoi modelli sono stati anche John Bonham (metà dello “shuffle” di “Rosanna” è preso da “Fool In The Rain”, dei Led Zeppelin) e Keith Moon, leggendario dramme dei Who.

Prima di fondare i Toto con i suoi amici turnisti, ha suonato negli  show estivi di Sonny & Cher e nel 1973 è entrato negli Steely Dan.
Nel 1976 parte  l’idea sua e del gruppo di turnisti di cui faceva parte, con David Paich, David Hungate e Steve Lukather, di fondare un gruppo ex novo: ed ecco i Toto, a cui s uniscono in breve  il cantante Bobby Kimball e il tastierista Steve Porcaro, fratello di Jeff.

Oltre a suonare con i Toto, divenne uno dei musicisti migliori e più pagati della West Coast collaborando tra gli altri con Elton John, Paul McCartney, Michael Jackson, Roger Waters, David Gilmour, Dire Straits, Bruce Springsteen,  Madonna, Paul Young, Bee Gees, Christopher Cross, George Benson, Al Jarreau, Earth, Wind & Fire, Donald Fagen, Céline Dion, Eric Clapton, Cher….

Il  12 ottobre 2009 il gruppo è entrato nella Musicians Hall of Fame. Alla cerimonia erano presenti David Paich, Steve Porcaro, Steve Lukather e David Hungate.




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