mercoledì 13 maggio 2020

PILLOLE - ANNI 70. JESAHEL, DELIRIUM. Febbraio 1972.

Collage Fossatidelirium
Da qualche parte negli anni novanta, non ricordo bene, i miei fratelli ascoltavano Ivano Fossati.
Ricordo una cassetta, “La Pianta del Te’”. Io non sono mai riuscito ad appassionarmi a lui come ho fatto nel  passato con i grandi cantaautori, forse ad inizio anni 90 cercavo altro.
Ma lui è stato senza dubbio un grande cantautore, reso poi mitico anche dalla presa in giro che ne ha fatto Rocco Tanica di Elio & Le Storie tese.
“Il mareee…” :-D
Ho avuto sempre però un gran rispetto per lui, ma la prima volta che l’ho visto ed ascoltato è stata una cosa pazzesca.
E andiamo di nuovo parecchio indietro nel tempo, quando guardavo Sanremo. Non cercherò scuse tipo, mi piacciono i vestiti, mi diverto a vedere la gente, non c’è altro alla tv. No, no, allora e parlo di febbraio 1972 non c’era proprio NULLA alla tv. Rai 1 e Rai2.
Il 24 febbraio 1972 salgono sul palco dell’Ariston un gruppo di fricchettonazzi, i “Delirium”, accompagnati da ragazzi e ragazze superfreak e poi arriva lui.
Alto, freak alla maniera di Woodstock, canta con un vocione, tenendo con la mano un flauto traverso,  e i ragazzi battono le mani. La chitarra acustica è precisa. Mille volti come sabbia nel deserto/Mille voci come onde in mare aperto.
E dopo aver cantato due volte il ritornello, parte il magico, stupendo assolo col flauto traverso. Qualche anno dopo avrei scoperto i Jethro Tull di Ian Anderson, altro grande dello stesso strumento.
Ma quella era la prima volta. Grande, magnetico, possente assolo.
Se potete, guardate quel video.
Grazie.
Giorgio

Nessun commento: